Il Taijiquan - Corpo che pensa, mente che muove
Li Rong Mei, Casavecchia Sergio
Edizione Mediterranee, 2008 - ISBN: 978-8827219843
Se oggi discipline interne come Taijiquan sono conosciute e ricercate in Italia e in Europa, un gran merito va riconosciuto al lavoro svolto dal Maestro Li Rong Mei e alla sua Scuola diretta da Sergio Casavecchia che, dal 1989, si adopera per la trasmissione della reale conoscenza di queste antiche discipline.
Il Taijiquan, tradotto letteralmente "Grande Uno o Sommità", è una "suprema arte marziale", ma nella vita di tutti i giorni è anche una disciplina psicofisica che aiuta nella ricerca dell'armonia interiore e della salute. mondo dell'arte marziale viene genericamente attribuito alla sfera maschile; questo libro offre invece la conoscenza di tale disciplina attraverso l'esperienza diretta e la vita di un Maestro donna, per insegnarci che di fronte alla volontà e alla perseveranza non esistono differenze.
Nella prima parte del libro saranno i ricordi di vita e di pratica del maestro Li Rong Mei a guidarci attraverso la Cina di Mao fino ai nostri giorni. Nella seconda parte, invece, si parla in maniera specifica e completa del Taiji attraverso lo studio analitico della Forma 24 direttamente derivata dalla forma tradizionale Yang di Yang Cheng Fu.
L’America dei fari
Maria Grazia Maiorino - Gwynplaine
“Di taglio e taglie diverse, gli undici racconti raccolti da Maria Grazia Maiorino ne L’America dei fari (Gwynplaine, 2013), sono accomunati da una ragnatela di voci che si mescolano e si sovrappongono facendo viaggiare i lettori, in modo ora realistico, ora visionario, nei sentieri imprevedibili della vita.
Esemplare, L’ago in fondo al mare (quasi un romanzo breve, con le sue ventinove pagine) posto al centro del volume. Coerente al manifestarsi di fatti, vicende, tecnica e figure del taicì, - con la Maestra Lucia, la novità del Maestro cinese, compagni/e di corso - la narrazione quasi del tutto priva di punteggiatura, in ciascuna delle parti (Primavera, Estate, Autunno, Inverno, Finale), coinvolge, trasmettendo emozioni. Sorprendenti e lievi come il carattere corsivo che le distingue, a sequenze alternate, da altri scorci e apparizioni (indimenticabile, in chiusura, la cagnolina randagia), con giusto corredo di sintesi, riflessioni, riverberi.
Non ultimi quelli legati alla scrittura, al suo farsi sulla pagina, non dissimile alla “meditazione in movimento”, emblema stesso del taicì: "Scrivere scalda e permette di perdere il senso del tempo forse per questo lo fa le parole escono dalla penna tutte in uno stesso filo d’inchiostro è come possedere un segreto anche se non sai cosa sia…"
(Dalla recensione di Germana Duca Ruggeri - Urbino, 12 marzo 2014)
Il libro è regolarmente distribuito nelle librerie e on line